lunedì 11 giugno 2012

Bancarellino, trionfa Baccalario

 L'invito del vincitore ai ragazzi: Siate spacciatori di verità 20 Maggio 2012
Da: Natalino Benacci

Quasi 1.200 studenti di scuola primaria e media hanno “incoronato” col Premio Bancarellino il libro dei loro sogni. I giovani lettori hanno scelto “Lo spacciatore di fumetti” di Pierdomenico Baccalario (Einaudi ragazzi), una storia di libertà che nasce a Budapest nel 1989. Protagonista del romanzo è Sandor, un adolescente di 15 anni che attraverso la lettura dei fumetti americani, proibiti dal regime controllato dai sovietici, comprende gli ideali di giustizia e libertà.Così decide di smerciare di contrabbando le strisce per diffondere le storie colorate dei suoi eroi preferiti e diventa uno “spacciatore” di storie fantastiche che lasciano un seme importante per lo sviluppo della coscienza critica dei ragazzi.

Il libro di Bancalario ha ottenuto 409 voti, al secondo posto del podio “Sopravvissuta” di Fulvia Degl’Innocenti (San Paolo Edizioni) con 308, “Magica amicizia” di Andrea Bouchard (Salani) 179. Gli altri due volumi in finale erano “Il compleanno di Franz” di Sebastiano Ruiz Mignone (Lapis) che ha ottenuto 113 preferenze e “Voglio essere Joel” di Cinzia Medaglia ( Edisco), 48.

«Siate spacciatori di verità» ha detto il vincitore alla folla di studenti provenienti da ogni parte d’Italia, che poco prima avevano dedicato un minuto di silenzio alle vittime dell’attentato davanti alla scuola Morvillo di Brindisi in cui è morta una sedicenne e altre ragazze sono rimaste ferite. E tra le scuole presenti al Bancarellino, presentato da Marco Profili, c’erano anche classi di Ruvo di Puglia, particolarmente commosse per la tragedia. Il vincitore, tra l’altro, è anche finalista al Bancarella Sport col libro “Volevo solo giocare al calcio” (Mondadori).

Quest’anno al Bancarellino è cambiata la formula del verdetto: non più sette minigiurati a discutere il valore dei libri finalisti, ma una platea allargata di studenti iscritti alle scuole partecipanti al “Progetto lettura” della Fondazione Città del Libro. Come vuole la tradizione questo premio nato 55 anni fa è stato ancora una volta una vera festa della lettura: protagonista principale il libro, mezzo insostituibile per creare un rapporto di libertà tra coscienza e informazione.

Provenienti da numerose province italiane in treno o in pullman gli studenti accompagnati dai loro professori hanno partecipato alla kermesse letteraria facendo un grande tifo da stadio con slogan e striscioni per sostenere i loro libri preferiti. Dopo l’incontro mattutino con gli autori (erano assenti per impegni improrogabili Cinzia Medaglia e Sebastiano Ruiz Mignone) in cui i finalisti hanno tenuto una vera e propria “arringa” per difendere il loro libro, nel pomeriggio lo scrutinio delle schede alla presenza di un notaio.

Natalino Benacci

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