giovedì 8 maggio 2014

Editore Il Prato -Novità filosofiche -

LA DIALETTICA DELLA LIBERTÀ IN NIETZSCHE E DOSTOEVSKIJ di Maria Russo Collana I cento talleri n. 59 - pp. 128 - € 12,00 Vi è un profondo legame tra la “filosofia con il martello” di Friedrich Nietzsche e la produzione narrativa dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij. Attraverso l’analisi del sottosuolo e delle critiche tanto al determinismo positivista quanto all’idealismo, in questo testo ci si concentra sulla concezione di dialettica della libertà che i due autori condividono. LA VERITÀ CAMMINA CON NOI INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA E ALLA SCIENZA DELL’UMANO DI MAURICE BELLET di Paolo Calabrò Collana I cento talleri n. 60 - pp. 256 - € 18,00 Questo libro prova ad offrire una sintesi delle idee di Bellet, che nelle sue opere spazia dalla teologia all’economia, dall’antropologia alla letteratura, fino all’audace tentativo di costruire una scienza dell’umano, cioè un sapere delineato sul modello delle scienze moderne il cui oggetto sia l’uomo. SONO UN PENSATORE IMPURO di Eugen Rosenstock-Hussey Collana Dialoghi Filosofici n. 9 - pp. 194 - € 20,00 Questa raccolta di scritti permette di accostarsi ad un autore che si colloca al di là delle classificazioni e delle semplificazioni, che ha saputo tracciare e seguire il proprio percorso intellettuale senza cedere a compromessi e conformismi, in una solitudine aperta a fare causa comune con gli altri. Ricordiamo anche i testi recentemente usciti: DE DIVINA OMNIPOTENTIA di Pier Damiani Traduzione e cura di Alfredo Gatto Collana Biblioteca della polvere n. 1 - pp. 224 - € 15,00 Il “De divina omnipotentia” è una piccola gemma incastonata nella storia della filosofia. In questo breve opuscolo, Pier Damiani consegna alla riflessione medievale un pensiero inaudito, destinato a dare voce ad una delle più radicali apologie della volontà e libertà divine. IL CORPO PRESO CON FILOSOFIA BODY BUILDING, CHIRURGIA ESTETICA, CLONAZIONI di Tommaso Ariemma Collana I cento talleri n. 58 - pp. 80 - € 12,00 Questo libro indaga la verità del corpo contemporaneo, attraversando la cultura di massa e il suo immaginario, popolato da vampiri, cloni, zombies. RELIGIONI, POTERE E BIOPOTERE UN LEGAME INDISSOLUBILE ED ETERNO di Arturo Gortenuti Collana I cento talleri n. 57 - pp. 256 - € 15,00 Questo lavoro intende dimostrare come esista e sia sempre esistito un legame congenito, indissolubile ed eterno tra le Religioni ed il Potere, potere basato sul sapere "il Sacro", ed ancor meglio identificato come Biopotere. Si segnalano: LA RAGIONE DELLA PAROLA RELIGIONE, ERMENEUTICA E LINGUAGGIO IN BARUCH SPINOZA a cura di Francesco Camera e Andrea Sangiacomo EROTICAMENTE PER UNA FILOSOFIA DELLA SESSUALITÀ di Massimo Donà GIOACCHINO DA FIORE E LA FILOSOFIA di Andrea Tagliapietra IL PIÙ BELLO E IL PIÙ MALIGNO SPIRITO CHE IO ABBIA MAI CONOSCIUTO GIULIO CESARE VANINI NEI DOCUMENTI E NELLE TESTIMONIANZE di Mario Carparelli LINEAMENTI PER UNA NUOVA FILOSOFIA DELLA STORIA LA PASSIONE DELL’ANTICAPITALISMO di Costanzo Preve e Luigi Tedeschi LA NATURA OLTRE LA STORIA. LA FILOSOFIA DI KARL LÖWITH di Marco Bruni Per leggere le schede complete visitate il sito www.ilprato.com

Ora in vendita anche presso Libreria "L' altro luogo" via Fiasella 75 -Sarzana sp


                                      Opera prima di una giovane scrittrice spezzina

 

Una vecchia, un ragazzo misterioso, due strani cristalli, un’inquietante profezia e una lupa bianca: al centro di tutto questo una ragazzina dai poteri straordinari...

…Cercando se stessa, scoprirà una nuova specie.

 

 

 
 
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mercoledì 30 aprile 2014

I sei libri finalisti della 62° edizione - PREMIO BANCARELLA -

VOLEVO SOLO AVERTI ACCANTO Autore: Roland Balson Editore: Garzanti Anno: 2014 Anche quello che sembrava un fratello può tramutarsi nel tuo peggior nemico… È la sera della prima al grande teatro dell'Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All'improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l'Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un'impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità. Perché nessuno, in questa storia, è quello che sembra. Volevo solo starti accanto è un caso editoriale fulminante. Pubblicato in proprio dall'autore, ha venduto in poche settimane oltre 100.000 copie solo negli Stati Uniti. Le recensioni dei lettori e il traffico crescente in rete hanno suscitato l'interesse delle case editrici che si sono sfidate in un'asta infuocata per acquisirne i diritti. Pubblicato ora da uno degli editori americani più importanti, sta scalando tutte le classifiche di vendita. Un romanzo sconvolgente, che risveglia le coscienze e ci ricorda che. perché l'orrore non si ripeta, non si deve dimenticare. Mai
ALL OMBRA DELL IMPERO Autore: Alberto Custerlina Editore: Baldini & Castoldi Anno: 2014 Chi l’ha detto che i romanzi di avventura siano destinati solo ai ragazzi? Alberto Custerlina, classe 1965, autore triestino di pregevoli noir come Balkan bang!, Mano nera e Cul-de –sac, ha da poco infatti pubblicato Il segreto del Mandylion, primo episodio di una trilogia d’avventura a tinte gialle intitolata All’ ombra dell’impero, che comprenderà anche La carovana dei prodigi, in fase di scrittura, la cui pubblicazione è prevista nel 2014 e Enigmi nell’oscurità, titolo provvisorio e in fase di progettazione. Sullo sfondo di una Trieste asburgica, siamo nel 1902 e ormai scioperi operai, moti irredentisti, repressioni sanguinarie mostrano le crepe di un impero, rigidamente burocratico e dall’apparato statalista elefantiaco, ormai in via di dissoluzione, – la Prima Guerra Mondiale è ancora lontana ma ormai inevitabile e destinata a porre definitivamente fine all’impero austro-ungarico con la pace di Parigi del 1918- , Custerlina costruisce una trilogia in cui Storia, avventura, segreti occulti, antiche leggende, poteri extrasensoriali, si intrecciano per dare vita ad una vicenda salgarianamente ricca di fascino e mistero. Tra botteghe polverose, castelli, studi di vecchi cabalisti, cinesi affascinanti e misteriose, conoscitrici dei segreti delle arti marziali e dell’arte della seduzione, baroni pericolosi e dediti alla magia nera, commissari di polizia coraggiosi e intraprendenti, la storia si snoda portandoci per le vie di Trieste, da poco rischiarate dall’illuminazione elettrica, fino a bordo di una giunca nei Mari della Cina, sulle tracce dell’assassino di un sottufficiale dell’esercito, Arturo Rojaz, trovato morto e sfigurato in un vicolo di Trieste, accanto ai resti di un sigillo di ceralacca che chiudeva misteriose lettere di cui era il custode, ora trafugate. Nella stessa notte un altro furto misterioso ha luogo nella casa di Artan Hagopian, viaggiatore armeno e trafficante di cineserie, a cui sottraggono una preziosa reliquia cristiana, il Mandylion, risalente ai tempi di Gesù, di cui Hagopian è l’ultimo depositario. Ad indagare sull’omicidio di Rojaz viene incaricato Anton Adler, commissario della Direzione di Polizia di Trieste e amico di Hagopian, il cui figlioccio Davorin Paternoster, un intraprendente ragazzino di 12 anni, ritrova il Mandylion e da quel momento acquisisce misteriosi poteri . I casi della morte del sottufficiale e del furto del Mandylion sembrano legati, così Adler e Hagopian uniscono le forze per scoprire che un misterioso personaggio, nascosto nel passato dell’armeno, sembra arrivato a Trieste per portare a compimento i suoi nefasti piani. Ma il pericolo che li sovrasta è ancora più grande e il rapimento di Davorin metterà a dura prova la loro amicizia. Ma soprattutto chi è Hieronymous Mors? Con questa domanda vi lascio a interrogarvi quale misteri racchiude il Mandylion e perché forze oscure vogliono a tutti i costi impossessarsene. Custerlina si dimostra sicuramente bravo nell’imbastire una struttura narrativa ricca di tensione e forte di una ricostruzione storica ineccepibile e davvero interessante. Oltre alle vie, i palazzi, finanche i bordelli di Trieste, Custerlina ricostruisce anche l’atmosfera di inizio Novecento, creando un personaggio come Anton Adler, precursore di tutti gli investigatori che oggi conosciamo. Adler è un modernista, intriso di spirito positivista, seguace del professor Hans Gross pioniere dei moderni metodi di indagine criminologica. Usa torce elettriche con pile a carbone, macchine fotografiche a soffietto, vorrebbe mettere il telefono in casa o comprarsi un auto, combatte con i colleghi retrogradi ancora fermi a vecchi metodi di indagine ben poco scientifiche. Affascinanti anche le parti in prima persona in cui Hagopian ricorda il suo passato in Cina, tra fumerie d’oppio, bordelli e pericolosi viaggi su mari in tempesta. Una lettura consigliata agli appassionati di romanzi storici e a chi, come me, ancora ama l’avventura e il mistero con un pizzico di esotismo molto salgariano.
BRACCIALETTI ROSSI Autore: Albert Espinosa Editore: Salani Anno: 2014 Albert Espinosa ha compiuto un miracolo: malato di cancro per dieci anni, è riuscito a guarire, trasformando il male in una grande esperienza. A guardarlo è lui stesso miracoloso, capace di contagiare gli altri con la propria vitalità. Albert Espinosa racconta in questo libro la propria giovinezza segnata dal tumore: più di un diario, più di una testimonianza, è una raccolta di tutto ciò che la sua condizione gli ha insegnato. E non c'è niente di astratto o dolente in queste pagine, ma la semplice volontà di mettere in pratica tutta la bellezza di quelle "lezioni": come capire all'improvviso che perdere una parte di sé non è una sottrazione di vita, ma l'occasione per guadagnarne di più. In ventitré capitoli, che non a caso vengono chiamati "scoperte", Albert Espinosa mostra come unire la realtà quotidiana ai sogni più segreti, come trasformare ogni istante di vita, anche il più cupo, in un momento di gioia. "Albert parla di un mondo alla portata di tutti, che ha il colore del sole: il mondo giallo. Un posto caldo, dove i baci possono durare dieci minuti, dove gli sconosciuti possono diventare i tuoi più grandi alleati, dove l'affetto è un gesto quotidiano come quello di comprare il pane, dove la paura perde significato, dove la morte non è una cosa che succede agli altri, dove la vita è il bene più prezioso.
PER DIECI MINUTI Autore: Chiara Gamberale Editore: Feltrinelli Anno: 2014 Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l'hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Con la profonda originalità che la contraddistingue, Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.
IL SUO PEGGIOR NEMICO Autore: Veit Heinchen Editore: Edizioni E/O Anno: 2014 Quando l’imprenditore altoatesino Franz Xaver Spechtenhauser salta in aria col suo Cessna privato, nessuno dubita che si tratti di un omicidio. La spettacolare rapina a un furgone portavalori carico di lingotti porta gli investigatori sulla pista di un omicidio firmato da una potente organizzazione criminale, ma presto dal passato dell’imprenditore emergeranno prove che costringeranno gli inquirenti a riscrivere la storia di Spechtenhauser. Chi era davvero l’imprenditore? Un rispettabile padre di famiglia o un tiranno? Un criminale filonazista o un benefattore? Un politico corrotto o un ambasciatore di pace? Un professionista delle onlus o un trafficante internazionale? A indagare sul caso è ancora una volta il commissario Laurenti con l’aiuto della fedele e inappuntabile ispettrice Pina Cardareto e della sua allieva Xenia Ylenia Zannier. Chi ha ucciso Spechtenhauser? E perché?
L AMORE È TUTTO Autore: Michela Marzano Editore: Utet Anno: 2014 «Ognuno di noi si porta dentro un segreto. E passa la vita a girarci intorno. Talvolta se ne parla. Talvolta lo si sfoggia. Talvolta lo si nega. Eppure è sempre quel segreto che spiega tutto quello che si vive… L’amore, in fondo, è quel segreto che ci portiamo dentro.» Michela Marzano conosce l’arte di parlare di sé, delle proprie esperienze, delle proprie vicende, per spiegare sentimenti universali in cui è impossibile non riconoscersi. Sa bene che, sull’amore, di libri ce ne sono tanti; ha letto i filosofi, i poeti, i romanzieri. Ma è convinta che, con le teorie, coi libri, l’amore c’entri poco o niente: l’unico amore che vale la pena di essere raccontato è quello quotidiano, reale, concreto. «L’amore che siamo e che ci portiamo addosso.» Bambina in attesa del Principe Azzurro, e poi donna sempre troppo romantica, ma anche amante capace di non farsi troppe illusioni, fino all’incontro – una sera, per caso, per gioco – con l’uomo che diventerà suo marito: apparentemente la vita sentimentale di Michela non è molto diversa da quella di tante altre donne di oggi. Infinitamente comprensiva e compassionevole con tutte le donne e gli uomini del mondo, Michela è capace di volgere su di sé uno sguardo spesso spietato. «I dialoghi tra me e me sono i più duri.» È così che il suo occhio indagatore, coraggioso, limpido, scopertamente vero riesce a vedere al di là dei ristretti confini personali e a coinvolgerci, emozionarci, conquistarci.

venerdì 18 aprile 2014

lunedì 14 aprile 2014

Lavanda dei piedi - giovedì santo

Attraverso un bel canto e la "Lavanda dei piedi" di Sieger Koder, contempliamo Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli, e ci insegna che servire è amare.

Il peccato dell'angelo di Maritain Jacques

 Per Maritain, gli angeli sono esseri liberi e persone create, che come la creatura umana portano in se la possibilità di peccato, poiché Dio non può fare una creatura naturalmente impeccabile, che si tratti dell'angelo o dell'uomo. Il peccato dell'angelo, secondo Maritain, mostra la libertà dell'angelo nel suo stato originale senza le passioni che oscurano l'intelligenza degli esseri umani. Esso è dovuto al fatto che "Il peccato dell'angelo non presuppone come tale né ignoranza né errore nel funzionamento dell'intelligenza e ci mostra pertanto il tremendo potere e, per dirlo così, infinitamente proprio, nell'esercizio del libero arbitrio. Questo può scegliere il male in piena luce, per un puro atto della volontà e senza che l'intelligenza sia vittima di nessun errore previo. Il peccato dell'angelo consiste nel chiedere e amare una cosa buona in se stessa, ma in modo disordinato".

lunedì 31 marzo 2014

Francesco Antonio MARCUCCI Evangelizzatore dei BAMBINI



Video realizzato dalla classe 3/A della Scuola Primaria "LEONARDO DA VINCI" di Castelferretti - Falconara Marittima (Ancona) - risultato 1° classificato nel Concorso indetto dall'Istituto Suore Pie Operaie dell'Immacolata Concezione di Ascoli Piceno sulla figura del loro fondatore, il Venerabile FRANCESCO ANTONIO MARCUCCI. La classe ha riproposto un Catechismo per i Bambini elaborato dal Venerabile MARCUCCI attualizzandolo con la lettura ed il commento del Catechismo di San Pio X, caratterizzati dalla facile formula di apprendimento, con DOMANDE e RISPOSTE molto immediate e facili da imparare, riguardanti la Fede Cattolica

martedì 25 marzo 2014

Capitolo Generale 27 - Don Ángel Fernández Artime eletto Rettor Maggiore della Congregazione e della famiglia salesiana

Il 27mo capitolo generale ha eletto il nuovo rettor maggiore Don Ángel Fernández Artime, che succede a don Pascual Chávez Il 27mo capitolo generale dei salesiani ha eletto il nuovo rettor maggiore, il decimo successore di don Bosco: Don Ángel Fernández Artime, fino ad ora Ispettore dell’Argentina Sud. L’Agenzia Info Salesiana (ANS) traccia questo profilo: «Don Ángel Fernández Artime, 53 anni, è nato il 21 agosto 1960 a Gozón-Luanco, nelle Asturie, Spagna; ha emesso la sua prima professione il 3 settembre 1978, i voti perpetui il 17 giugno 1984 a Santiago de Compostela ed è stato ordinato sacerdote il 4 luglio 1987 a León. Originario dell’Ispettoria di León, è stato Delegato di Pastorale giovanile, Direttore della scuola di Ourense, membro del Consiglio e Vicario ispettoriale e, dal 2000 al 2006, Ispettore. È stato membro della commissione tecnica che ha preparato il Capitolo Generale 26. Nel 2009 è stato nominato Ispettore dell’Argentina Sud, incarico che ha mantenuto fino ad ora; in virtù di questo suo ruolo ha anche avuto modo di conoscere e collaborare personalmente con l’allora arcivescovo di Buenos Aires, card. Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco. Ha conseguito la Laurea in Teologia Pastorale e la Licenza in Filosofia e Pedagogia». Le sue prima dichiarazione è stata: «Mi abbandono nel Signore e chiediamo a Don Bosco e a Maria Ausiliatrice che ci accompagni e mi accompagni, nella fraternità dei salesiani e con la Congregazione, e con fede accetto».
Storie. Lui autistico, lei malata di tumore e... una straordinaria gioia di vivere Lui è il figlio, lei è la madre. Racconto autobiografico di come l’amore e la fede possano condurre a costruire anche là dove sembra impossibile che possa attecchire la speranza Maria Grazia Proietti e il figlio Matteo


di ANTONELLA MARIANI

E’ quel suo essere sempre un po’ bambino, ingenuo e inconsapevolmente profondo. Sono quelle sue domande a raffica, che iniziano sempre dalla stessa: «Mamma, ti posso parlare?». Matteo, il figlio. Maria Grazia, la madre. E a ruoli invertiti, quando lei si ammala e lui le offre il suo amore silenzioso. È la storia di una famiglia, quella raccontata in prima persona da Maria Grazia Proietti, medico di Terni, impegnata a combattere un tumore al seno con accanto il figlio ventenne, affetto da una forma di autismo chiamata Sindrome di Asperger. È una storia dove tutto si tiene: la "malattia" del ragazzo e quella della madre. Una storia dove ciascuno dei due trova una sponda nel dolore dell’altro e dall’altro prende il coraggio per affrontarlo. Lei è donna di grande fede, dottoressa volontaria nelle missioni africane, animatrice dei gruppi della Comunità di Sant’Egidio della sua città. Lui è un figlio molto amato, accudito e accompagnato a un grado di autonomia che gli consente di lavorare fuori casa e di provvedere a se stesso. In mezzo c’è la battaglia di lei contro il tumore, la chemioterapia, la debolezza, l’altalena di buone e cattive notizie. È un’alleanza forte, quella raccontata in “Mamma, ti posso parlare?” di Maria Grazia Proietti (a cura di Michele Casella, edizioni San Paolo, pagine 144, euro 12), un sodalizio familiare dove lei trae forza dalle conquiste di lui. Così quando Matteo per la prima volta, ormai adulto, entra in un negozio da solo, chiede informazioni, sceglie, paga e prende il resto, la madre, nel pieno Matteo con le caratteristiche tipiche della sua sindrome (la memoria straordinaria, l’attaccamento alle abitudini, la competenza su un determinato argomento, nel suo caso, gli animali e i treni, la capacità di cogliere i particolari e di vedere "dietro" le cose, l’estrema sensibilità, ma anche le intemperanze e gli improvvisi scatti di nervosismo e di rifiuto) offre alla madre la via di fuga dall’incalzare del tumore: non certo per nascondere la verità dietro a un raccontino per bambini (Matteo coglie i piccoli segni come il buchino della flebo, la parrucca, le nausee), ma per far prevalere la normalità della vita di famiglia. Il figlio autistico aiuta la madre a indossare la parrucca, tutti i giorni, e da lui «mai uno sguardo di quelli un po’ pietosi che ti getta addosso chi vorrebbe aiutarti e, invece, ti fa sentire diversa. Mamma sei bellissima, me l’ha continuato a dire anche quando era evidente che non lo fossi. E in queste sue parole ci sono il mio coraggio, la forza di non vergognarmi, la sicurezza di sentirmi bella. Matteo, il figlio autistico, che io dovrei aiutare, aiuta me». E nella trasformazione da medico a paziente, Maria Grazia scopre che «non c’è medicina migliore dell’amore e dell’amicizia delle persone che credono nella tua guarigione. La calda e grande mano di Matteo che mi sfiora delicatamente mi sembra aiuti a combattere la malattia. È come se quel calore riuscisse a entrarmi dentro. Matteo non più tutto chiuso nel suo mondo, non più in balia delle sue emozioni, ma forte accanto alla madre malata. Una storia di vita che anche monsignor Vincenzo Paglia, prima vescovo di Terni, oggi presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha voluto commentare nella postfazione al libro: «Mamma, ti posso parlare – scrive Paglia – parla della fragilità umane. Debolezza misteriosa come quella della mente e minacciosa come la malattia che si annida, all’improvviso, per sfidare la vita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA – da Avvenire del 23/03/2014

lunedì 24 marzo 2014

sabato 1 marzo 2014

Vincitore Premio Campiello 2013: Ugo Riccarelli con “L’amore graffia il mondo”

Ugo Riccarelli è il vincitore del Premio Campiello 2013 con “L’amore graffia il mondo” un romanzo che scuote l’anima raccontando della fragilità e della forza delle donne.


Forse tutti si aspettavano che Ugo Riccarelli, nome di maggior rilievo di questa edizione del Premio Campiello, vincesse con il suo romanzo dal titolo rivelatore “L’amore graffia il mondo".
 
 
Riccarelli, scrittore di successo che è stato conosciuto e apprezzato dal grande pubblico con il romanzo “Il dolore perfetto” , vincitore nel 2004 del Premio Strega, è morto nel luglio 2013 lasciando un grande vuoto nella letteratura italiana.
Il suo modo di raccontare la fragilità umana e i sentimenti spesso taciuti dei protagonisti dei suoi romanzi l’ha reso uno dei migliori scrittori italiani degli ultimi anni. Purtroppo non ci saranno più libri del calibro de “Il dolore perfetto” e dovremo riporre tutta la nostra attenzione su “L’amore graffia il mondo”.
Ugo Riccarelli è stato l’unico scrittore ad aver vinto il Premio Campiello in seguito alla sua scomparsa. Il Premio, infatti, è stato ritirato dalla moglie Roberta Bortone, visibilmente emozionata, che ha ricordato quanto il marito fosse un uomo ironico.
Lo scrittore in uno degli incontri dedicati al Premio Campiello 2013 aveva dichiarato che il suo libro “L’amore graffia il mondo” è un omaggio a tutte le donne, eroine del vivere quotidiano.

(www.recensionelibro.it)
 

 



lunedì 24 febbraio 2014

Corretti, non corrotti. Analisi teologico-morale della corruzione

AutoreParnofiello Giulio

Descrizione
Effetti e costi sociali della corruzione dall'antichità ad oggi. Esperienze e azioni politiche di intervento. La corruzione è il cancro della società. Basta sfogliare un giornale o seguire un Tg per prendere atto che si è infiltrata ad ogni livello della vita sociale pubblica e privata. Di fronte a tale realtà la reazione non può limitarsi alla denuncia del male esistente, ma deve diventare responsabile azione di cambiamento delle coscienze e delle strutture. L'autore traccia un excursus storico del problema, analizza quindi il contesto contemporaneo evidenziando effetti e costi sociali della corruzione, e le politiche e le pratiche di prevenzione a livello internazionale. Si sofferma infine sul caso italiano per il quale ricerca le cause storiche e propone esperienze e azioni politiche di intervento.

sabato 22 febbraio 2014

Come il vento tra i mandorli
 
Di Michelle Cohen Corasanti


 
  
Palestina, metà degli anni cinquanta. Mentre il conflitto arabo-israeliano infiamma, Ichmad – dodici anni, un talento non comune per la matematica e un’ammirazione sconfinata per Albert Einstein – scopre per la prima volta cosa siano la violenza e la paura. La sua famiglia viene costretta dall’esercito israeliano a trasferirsi in un misero fazzoletto di terra rallegrato soltanto da una pianta di mandorlo, unica fonte di sostentamento e ristoro. Ma i problemi non sono finiti: quando il padre di Ichmad viene imprigionato con l’accusa di aver nascosto delle armi, spetta al primogenito prendersi cura della madre e dei fratelli. Ichmad deve trovare un lavoro, e in fretta. Suo unico conforto, il mandorlo in fondo al giardino.Anno dopo anno, ingiustizia dopo ingiustizia, i suoi fratelli soccombono all’odio verso Israele, invece Ichmad lotta per dare un senso a ciò che lo circonda e, grazie alla sua intelligenza matematica, vince una borsa di studio per l’università. Intanto il mandorlo resta lì, in fondo al giardino d’infanzia. Mentre la Storia fa il suo corso. Mentre Ichmad, ormai adulto, riesce a emigrare negli Stati Uniti nonostante l’opposizione della famiglia. Mentre capisce cosa siano l’amore e il lutto, la rabbia e il perdono. E, riappropriandosi delle proprie radici, finalmente ricomincia a sognare.