venerdì 28 settembre 2012

Marcello Simoni è il vincitore del 60° Premio Bancarella

Un medioevo intessuto di riti magici e alchimie che vede il libro giocare il ruolo di vero protagonista, sia pure in una veste salvifica po...
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Marcello Simoni è il vincitore del 60° Premio Bancarella

Un medioevo intessuto di riti magici e alchimie che vede il libro giocare il ruolo di vero protagonista, sia pure in una veste salvifica poiché in grado di evocare gli angeli, ha conquistato i librai del Bancarella che gli hanno tributato un corale consenso di voti, tale da distanziare considerevolmente l’altro concorrente della presente edizione del Bancarella, La voce del destino di Marco Buticchi. Anche questo un libro di tono storico, ma assai avanzato nel tempo rispetto al precedente, poiché si snoda dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri. Quasi la metà dei 200 votanti del Bancarella (97) ha contrassegnato con una crocetta il volume di Marcello Simoni Il mercante di libri maledetti, edito da Newton Compton, in uno scrutinio che, in una serata battuta da un vento pungente, ha tenuto avvinto e trepidante un pubblico di oltre mille amanti del libro. Come sempre convenuto nella piazza della Repubblica, dove si recita il tradizionale rito letterario, intitolato, nella presente edizione, un Week-end a Pontremoli con i premi Bancarella, 20, 21, 22 luglio. Evidentemente quella di Buticchi era una voce di un destino stregato perché già dalla prima lettura dei voti Simoni ha guadagnato un margine di 15/20 consensi che ha mantenuto fino alla fine. Il libro di Buticchi si è aggiudicato infatti 80 preferenze. Agli altri concorrenti è spettato dividersi il magro bottino dei poco meno che 20 voti restanti, del quale ha comunque privilegiato in modo maggiore I Poeti morti non scrivono gialli di Björn Larsson con 10 voti, mentre sorprende che libri di indubbio pregio come quelli di Enia, Così è il mondo, e di Perissinotto, Semina il vento, abbiano trovato solo un estimatore. Qualcosa in più è andata a Mercalli che comunque per entità è rimasta entro le dita di una mano. Il giovane vincitore, è nato infatti nel 1974, ex archeologo e ora bibliotecario ha evidentemente messo ha frutto la propria professione è si può dire, con il suo editore, il trionfatore del 60° Premio Bancarella. Una edizione che ha avuto non pochi motivi di interesse e che è risultata pari alle aspettative, tutti gli autori erano infatti sul palco, compreso Larsson, ma che ha avuto due ospiti di eccezione: Franca Valeri nella veste di presidente del Premio, lucidissima e caustica come sempre, anche se il tempo ne vela la prodigiosa capacità comunicativa e un Adelmo Fornaciari, amabile e misurato, ma veramente gigantesco nella ostentata modestia come nel valore di musicista. A sua volta Zucchero ha saputo con il suo eloquio piano e gentile deliziare il pubblico. Brava come sempre la conduttrice, Letizia Leviti, che oltre alla distintiva professionalità possiede un naturale garbo di cui ha dato prova nella intervista a una signora del teatro e grandissima interprete come Franca Valeri.
 

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