venerdì 8 luglio 2011

PREMIO STREGA - Il secondo posto -



L'ENERGIA DEL VUOTO
Autore: Bruno Arpaia
Pagg. 266
€ 16.50
Narrativa
Collana: Narratori della Fenice
In libreria dal: 13 Gennaio 2011


IL LIBRO
È notte, su una stradina di montagna in Svizzera. Un’auto procede veloce, diretta a Marsiglia. A bordo un uomo, Pietro Leone, funzionario dell’Onu a Ginevra. Accanto a lui dorme il figlio Nico, una console stretta fra le mani, i jeans a vita bassissima come ogni adolescente che si rispetti. I due sono in fuga, anche se nemmeno Pietro sa da cosa sta fuggendo. La sola certezza è che da giorni qualcuno tiene sotto controllo i suoi movimenti e che la moglie Emilia Viñas, spagnola, ricercatrice al Cern, la sera precedente non è tornata a casa. La donna è la responsabile di uno degli esperimenti con il Large Hadron Collider, l’Lhc, il più potente acceleratore di particelle mai costruito al mondo. Emilia ama il suo lavoro, al quale spesso, necessariamente, sacrifica la famiglia e soprattutto il rapporto con Pietro, che sembra giunto a un punto morto. Del resto, quella della fisica, da Einstein alla teoria delle stringhe, è un’avventura troppo affascinante.
Lo scopre anche Nuria Moreno, giornalista di Madrid giunta al Cern per realizzare un servizio per il suo giornale e conquistata da quel mondo all’inizio tanto lontano da lei. E proprio grazie alle sue domande, che si fanno via via più puntuali, veniamo coinvolti in un universo che a molti appare misterioso e incomprensibile, ma che in queste pagine si racconta e si manifesta con l’immaginazione e la passione che lo animano, rivelandosi intessuto della stessa sostanza, dello stesso desiderio di conoscenza, degli interrogativi sul futuro e sulla vita che agitano tutti noi... Da chi stanno scappando Pietro e Nico? Dov’è finita Emilia?

I GIUDIZI
"Bruno Arpaia è uno di quelli che affrontano l'arte e la letteratura con l'unica ambizione di essere coerenti con la vita e con l'epoca che gli è toccato vivere."
Luis Sepulveda

UN BRANO
"C’erano quasi. Gli ultimi calcoli, le ultime tarature con i raggi cosmici, altre simulazioni con dati Monte Carlo, le ultime verifiche dei calorimetri e delle camere a muoni, e poi, quando arrivava il benedetto fascio, sarebbero stati pronti per partire. Emilia sollevò lo sguardo dallo schermo e sbirciò Rudy con un sorrisino, ma a lui sembrò che sul suo viso ci fosse più stanchezza che soddisfazione.
«Ora smettiamo» disse. «Siamo troppo stanchi. Meglio farle domani, le verifiche... Abbiamo ancora tempo...»
Erano le otto e mezza e fuori era già buio, ma lì, al centro di controllo provvisorio, a un centinaio di metri sotto terra, le stesse luci al neon perennemente accese facevano confondere le due di notte e le dieci del mattino.
«Va bene» si decise Emilia. «Però domani ricontrolliamo tutto dal principio.»"

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