venerdì 4 novembre 2011

SII BELLA E STAI ZITTA di Michela Marzano

Mi sembra interessante e significativo proporre alla lettura il nuovo libro della filosofa Michela Marzano. Professore associato all’Università di Parigi, Paris Descartes, autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica, ha già pubblicato, per Mondadori, “Estensione del dominio della manipolazione” (2009). Il Settimanale “Le Nouvel Observateur” l’ha inclusa nella lista dei cinquanta pensatori oggi più influenti in Francia, indicandola come una degli otto trentenni che riflettono in modo nuovo sui problemi della società di oggi. Collabora con “La Repubblica”.
Il suo ultimo libro, “SII BELLA E STAI ZITTA” è un’attualissima analisi della condizione femminile nel nostro paese.
“Questo libro è un atto di resistenza” scrive la stessa Marzano.
“Di fronte alle offese e alle umiliazioni che subiscono oggi le donne in Italia, ho sentito il dovere di abbandonare la torre d’avorio in cui si trincerano spesso gli intellettuali per spiegare le dinamiche di oppressione che imprigionano la donna italiana”. In un contesto culturale in cui le donne sembrano contare solo per come appaiono e sono più o meno costrette ad emulare un unico, pervasivo modello di riferimento, quello delle veline , la scrittrice propone all’attenzione del pubblico un’accurata analisi al femminile ben più profonda e significativa di quella a cui siamo abituati dopo anni di tv e “cultura” commerciale.
Affronta problematiche che scuotono e, spesso, devastano la società di oggi. Anoressia e bulimia, automutilazioni e numerosi altri sintomi della profonda “emorragia identitaria” che ha investito e interessa tuttora il corpo femminile.
È giunto il momento, per le donne, di riaffermare la propria specificità e ripartire da ciò che Jean-Jacques Rousseau scriveva, due secoli fa, a proposito dell’esistenza, nella donna, di una particolare capacità di “indignazione morale” che sta all’origine della civiltà. Se le donne non reagiscono, il crepuscolo della loro dignità è destinato a coincidere con il crepuscolo della democrazia.
Michela Marzano illustra, in questo libro appassionante, le coordinate attorno alle quali sviluppare una nuova e più feconda riflessione sull’identità della donna contemporanea affrontando anche il tema della maternità, il problema di conciliare la gestione dei figli e la vita professionale, sottolineando, ad esempio, l’inadempienza dello stato italiano sui diritti delle donne in generale e delle mamme in particolare. Propone infine un’interessante riflessione sull’adolescenza che può essere di stimolo a tutti gli educatori.
Questo libro rappresenta un ulteriore motivo di riflessione perché arriva in un momento in cui l’unica urgenza, in Italia, sembra essere lo sforzo continuo di mettere a tacere ogni voce dissonante. Invece di misure concrete per superare la grave crisi sociale ed economica, ma prima di tutto etica, in atto, ci si preoccupa invece di intercettazioni o di limitare la libertà di espressione sul web.
Se però riteniamo che l’altro, con le sue specificità e differenze, è pur sempre il nostro prossimo, allora bisogna …fare ogni sforzo per cercare la mediazione e l’incontro in qualunque ambito della nostra quotidianità. Rifiutando decisamente di stare zitti. Federica Storace

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